Premio ColophonArte
Il Premio Colophonarte è stato indetto nel 2023 come sguardo sull’arte giovane da parte di una casa editrice storica dell’editoria d’arte italiana. Rivolto ad artisti under 40 di qualsiasi nazionalità le cui opere siano presenti ad Arte Fiera, permette al vincitore di concepire e dare alle stampe un libro d’artista in una tiratura di 500 copie, accompagnata da un’edizione speciale in numero più limitato.
In vista della seconda edizione del premio (e in linea con il suo oggetto, ovvero un libro d’artista) il proposito è di focalizzare la selezione sull’attitudine dei candidati al dialogo fra arti e linguaggi.
Colophonarte è una casa editrice di libri d’artista nata a Belluno nel 1988. A trentacinque anni dalla nascita vanta un catalogo di oltre 130 titoli, realizzati con i migliori artisti contemporanei, italiani ed europei, che hanno interpretato poesie, testi, musiche e idee della letteratura e della cultura di tutto il mondo.
I libri nascono da progetti unici, ma sono legati tra loro da un’idea culturale coerente e da un’identità riconoscibile, tipica del design italiano. Realizzati col prezioso contributo di grandi e appassionati artigiani, i libri sono tutti editati in esemplari limitati, firmati e numerati, con testi composti a caratteri mobili al piombo, stampati a mano su carte puro cotone e rilegati artigianalmente.
Giuria:
Olga Gambari, curatrice, giornalista e critica d'arte
Serena Carbone, storica dell’arte e curatrice
Enrico Camprini, curatore
Artisti selezionati:
- Thomas Berra (UNA Galleria, B84)
- Zerha Doğan (Prometeo Gallery, B49)
- Serena Vestrucci (Galleria Renata Fabbri, B36)
Artista vincitore: Zehra Doğan
Galleria: Prometeo Gallery, B49
Motivazione: Zerha Doğan è un'artista e giornalista curda. Nel suo tratto si ritrova il segno del Medio Oriente, della mano di donna e della forza espressiva del colore. All'interno di un contesto protetto e confortevole vogliamo raccontare chi combatte la sua quotidiana lotta per esistere e sceglie l'arte per farlo. La scelta dell'artista ha una valenza estetica, simbolica e non da ultimo politica.