Il premio Osvaldo Licini by Fainplast nasce da un’idea dell’Associazione Arte contemporanea Picena in collaborazione con il comune di Ascoli Piceno, e del gruppo Fainplast: un’istituzione, un’associazione e un mecenate privato uniti per omaggiare un maestro del ’900. Come accade da due anni a questa parte, uno dei cinque finalisti del premio sarà scelto ad Arte Fiera, nella sezione Pittura XXI, da una giuria che vede un giurato direttamente espresso dal Premio affiancato da due professionisti dell’arte contemporanea scelti da Arte Fiera.
Il premio Osvaldo Licini by Fainplast è dedicato alla pittura italiana, e si distingue per non avere una giuria interna. Circa quaranta professionisti dell’arte contemporanea tra curatori, critici, collezionisti, direttori di museo e giornalisti di settore, vengono invitati a indicare il nome di due artisti, che a loro giudizio si siano distinti nell’anno in corso o che abbiano alle spalle una carriera importante. I criteri da seguire per la nomina degli artisti sono cinque: devono essere di nazionalità italiana o risiedere stabilmente in Italia; il lavoro deve essere essenzialmente pittorico; non devono avere più di 64 anni (gli anni di Licini alla sua morte); devono aver partecipato ad almeno una grande mostra in Italia o all’estero (biennale, quadriennale o manifestazioni di pari livello); non devono aver già vinto il premio in precedenza.
L’artista scelto ad Arte Fiera andrà in finale con un minimo di 3 voti (ai quali potranno aggiungersi eventualmente quelli di altri giurati esterni) e si confronterà con gli altri finalisti votati dai giurati esterni.
Nel 2021 le votazioni hanno decretato vincitore Marco Neri; nel 2022 il premio è andato a Riccardo Baruzzi; nel 2023 il vincitore è risultato Valerio Nicolai.
Giuria:
Roberta Faraotti, collezionista
Alessandro Rabottini, critico, curatore e Direttore artistico Fondazione In Between Art Film
Eva Fabbris, direttrice Fondazione Regina di Napoli
Artista vincitore (finalista del premio): Claudio Coltorti
Galleria: Acappella, B89
Motivazione: Per la limpidezza con cui l’artista riesce a dare forma a qualcosa di intangibile ovvero il rapporto tra solitudine e tecnologia, iperinformazione e afasia crediamo che il suo mondo così interiore possa risuonare in relazione alla poetica di Osvaldo Licini.