Opus Novum #7: Maurizio Nannucci

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Maurizio Nannucci. Foto di Gabriele Detterer

Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita da presentare nel contesto della fiera. La serie, intitolata Opus Novum, è stata inaugurata da Flavio Favelli, a cui sono seguiti Eva Marisaldi (2020), Stefano Arienti (2021), Liliana Moro (2022), Alberto Garutti (2023) e Luisa Lambri (2024).

Opus Novum 2025 è dedicato a Maurizio Nannucci (1939), dagli anni Sessanta un protagonista dell’arte italiana tra i più conosciuti internazionalmente. Autore di opere sonore, fotografiche e di libri d’artista, Nannucci è noto soprattutto per il suo uso della parola come materiale artistico, in particolare sotto forma di scritte al neon per installazioni site-specific. Da “ALL ART HAS BEEN CONTEMPORARY” a “WHAT TO SEE / WHAT NOT TO SEE”, le scritte di Nannucci sono diventate nel tempo presenze immediatamente riconoscibili, tanto nei grandi musei e mostre internazionali, a cui l’artista è regolarmente invitato, quanto nello spazio urbano, dove sono spesso collocate in modo permanente. Attraverso una combinazione unica di luce, colore e testo, i suoi neon sollecitano un approccio critico all’arte, al contesto in cui è esposta, alla percezione in generale.

Accanto al linguaggio, uno degli interessi costanti di Nannucci è l’arte moltiplicata. Autore, curatore di mostre, collezionista e perfino editore di multipli (attraverso le edizioni Exempla, Zona Archives e Recorthings, da lui fondate), Nannucci vede nella produzione seriale un modo di affermare il primato dell’idea sul gesto individuale e un’opportunità di diffusione democratica dell’arte. È un approccio che Arte Fiera condivide, tanto da aver creato Multipli, una sezione specifica per le opere in edizione. Sulla base di questa affinità, il contributo di Nannucci alla serie Opus Novum sarà un multiplo inedito e creato per il contesto della fiera.

Si ringrazia Pasin Bags per la partnership tecnica.