Premio Spada Partners

Lo studio Spada Partners rinnova la sua partnership con Arte Fiera, iniziata nel 2022, inaugurando la seconda edizione del Premio Spada Partners. L’opera vincitrice verrà acquisita ed esposta in modo permanente negli uffici di Milano dello Studio, dove è allestita una collezione unica d’arte contemporanea che si armonizza con tutti gli ambienti ed è accessibile sia ai collaboratori che ai clienti.

Lo studio Spada Partners, nella persona del Partner Managing Director e collezionista Roberto Spada, e nell’ambito dell’attività di Corporate Social Responsability, conferma il suo impegno a sostegno dell’arte contemporanea introducendo una nuova dimensione: il Premio Spada Partners. Il riconoscimento vuole sostenere un artista, senza limiti di nazionalità, età o disciplina, attraverso l’acquisizione di un’opera che fornisca la migliore chiave di lettura dei tempi in cui viviamo, secondo una filosofia che si riassume nella frase “un’opera d'arte deve parlare allo spettatore prima ancora di sapere chi è l’artista”.

Per storia e attitudine lo Studio Spada Partners è oggi un punto di riferimento nella consulenza tributaria per imprese e famiglie. Si occupa di consulenza amministrativa, fiscale e societaria, ristrutturazioni societarie, assistenza in operazioni dei fondi di Private Equity; collabora inoltre con Advisor Finanziari nelle operazioni di acquisizioni, cessioni, fusioni e finanza straordinaria.

 

Giuria:
Roberto Spada, Partner Managing Director studio Spada Partners e collezionista
Mario Stefano Luigi Ravaccia, Partner studio Spada Partners
Chiara Massimello, Art Consultant
Luigi Cerutti, Editore
Rischa Paterlini, Curatore Indipendente
 

Artisti selezionati:

  • Ruth Beraha, Visionarie, 2021 (Ncontemporary, B92)
  • Jacopo Valentini, Dalla serie “Superlunare” - Moltitudine di La Repubblica, 2020 (Galleria Antonio Verolino, B98)
  • Tobias Zielony, Andrej, 2016-2017 (Lia Rumma, A5)

Artista vincitore: Ruth Beraha

Titolo opera: Visionarie, 2021, hand-painted ceramic, variable dimensions

Galleria: Ncontemporary, B92

 

Motivazione: Un’installazione in ceramica che rappresenta l’atto del guardare o del difendersi dallo sguardo altrui. Otto bulbi oculari, dipinti a mano, che diventano sguardi al femminile, ognuno diverso dall’altro. Una ricerca sulla tematica del ruolo sociale della donna, che per secoli si è vista definita da uno sguardo maschile; un sistema di potere che l’ha relegata al ruolo di oggetto del piacere da osservare.

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