La storia della performance in Italia è indissolubilmente legata a Bologna. Dalla leggendaria Settimana internazionale della performance del 1977 al “teatro di performance” degli anni Ottanta, alle esperienze multimediali degli anni Novanta e Duemila, il legame fra la città e le live arts non si è mai interrotto. Arte Fiera vuole rivendicare questo patrimonio, a partire dalla scelta di affidare il programma di performance dell’edizione 2019 a Silvia Fanti, curatrice bolognese la cui competenza nell’area di ricerca che sta fra le arti visive, il teatro e la danza, è riconosciuta a livello internazionale.
Per Arte Fiera 2019, Silvia Fanti ha ideato un programma di azioni che si sono svolte dentro l’edificio della fiera, fuori di essa e ai suoi margini, seguendo due obiettivi: legare l’evento fieristico alla città (fisicamente, attraverso percorsi, transiti e stazionamenti proposti allo spettatore, e virtualmente, con i social media); aprire, all’interno di un grande evento commerciale, degli spazi in cui oggetti e servizi non sono in vendita, ma affidati ad altre logiche o economie paradossali come lo scambio di parole e idee.
Con progetti di:
Lavorare nel contemporaneo significa oggi creare occasioni, contesti e tempi che mostrino non più "che cosa è" l'arte, ma "che cosa fa" l'arte. Come rispondere quindi alla proposta di portare la Performance in una fiera d'arte senza fare della decorazione o semplicemente sentirsi fuori luogo?
'Oplà' insinua delle performance in un contesto funzionale, attivando la possibilità di partecipazione e condivisione dell'opera dal vivo. Piuttosto che presentare dei singoli gesti conclusi di durata definita, il performativo è inteso come un'attività: costruzione di una serie di micro-sistemi di creazione, lavoro, servizio. Con sguardo critico ma generoso, 'Oplà' offre una serie di pratiche alla portata di chiunque per tre giorni consecutivi.
La scelta di coinvolgere artisti italiani - e sono tutti dei ‘fuoriclasse' - è in sintonia con il disegno curatoriale di questa edizione di Arte Fiera, e riconosce ai quattro ideatori di questi progetti speciali la capacità di analizzare e rispondere allo specifico contesto di una fiera. Ogni Attività è una concatenazione di relazioni e coinvolgimenti, a conferma che è ancora possibile in Italia una mutualità o cross-pollination che avvicina estetica ed etica, economia e spreco volontario.
Silvia Fanti